Nonostante le ricette proposte dai diversi governi che si sono succeduti in questi anni, con continue modifiche normative e l’introduzione dell’imperscrutabile algoritmo che hanno ottenuto solo il risultato di peggiorare la situazione, il precariato scolastico nell’a.s. 2024/2025 supererà il livello record del 25% del personale.
La situazione generale mostra un quadro molto frammentato a causa di una pluralità di casistiche e rivendicazioni che sono puntuali e circoscritte a situazioni specifiche. Questa diversità sarebbe preziosa, perché delinea un disagio molto diffuso tra i/le docenti, a patto che si riesca a trovare un terreno comune e unitario di analisi, confronto e mobilitazione.
Concorso e PNRR
Il concorso per chi ha almeno tre anni di servizio o è in possesso dei 24 CFU è legato al nuovo sistema di reclutamento stabilito dalla l. n. 79/2022 [Riforma Bianchi]. Un concorso non abilitante e che, per le modalità di svolgimento [scritto a quiz e orale a sorteggio], certamente non valorizza l’esperienza già accumulata dagli/lle aspiranti. Un concorso, che insieme al prossimo, sembra fatto solo per sbloccare i ratei di finanziamento del PNRR.
Percorsi abilitanti
I pochi posti disponibili – e a pagamento – per i percorsi abilitanti da 30 CFU [per docenti con almeno 3 anni di servizio] e quelli da 60 CFU [per chi non aveva i 3 anni di servizio] hanno prodotto un’ulteriore selezione.
Inoltre, la conclusione degli altri percorsi abilitanti per docenti già in possesso di un’altra abilitazione hanno stravolto le GPS provocando una nuova contrapposizione tra docenti e una conseguente frammentazione, che sembra lo scopo principale del MIM e di politici che si fanno paladini delle diverse parti messe in concorrenza.
Decreto legge “sostegno”
La l. n. 106/2024 [di conversione del d.l. n. 71] contiene gravi modifiche per il sostegno:
– in aggiunta ai percorsi di specializzazione TFA gestiti dalle università vengono istituiti corsi da 30 CFU affidati all’INDIRE, per docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque;
– percorsi di specializzazione sempre organizzati da INDIRE, per chi ha il titolo estero, se però rinuncia al suo riconoscimento;
– conferma, a certe condizioni [posto disponibile dopo le immissioni in ruolo, richiesta delle famiglie e beneplacito del ds], del/la supplente in servizio l’anno precedente.
Su questi argomenti si sono già svolti alcuni incontri nazionali tra varie strutture e coordinamenti precari e in diverse città si stanno già svolgendo mobilitazioni con presidi a Roma, Terni, Torino fino all’occupazione del provveditorato di Milano. Sarebbe importante collegarsi a questi movimenti e incentivare la partecipazione di tanti colleghi e tante colleghe che vivono questa condizione di precarietà in solitudine o con assenza di prospettive, per questa ragione vi invitiamo a partecipare all’
ASSEMBLEA CONTRO IL PRECARIATO
lunedì 23 settembre 2024 – ore 17.00
sede COBAS Scuola – piazza Unità d’Italia, 11 – Palermo
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